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Noi mamme “Super Eroe”

  • 3 Marzo 2014
  • By elise
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Noi mamme “Super Eroe”

È una cosa quasi matematica. Chissà cosa diavolo succede dentro di noi donne per giungere a tale risultato. Parlo della fissa maniacale e quasi patologica per sorpassare noi stesse una volta diventate mamme. Sarà perché prima (dello sbarco di bebè) le uniche cose delle quale dovevamo preoccuparci erano dove uscire il venerdì e sabato sera (happy hour da Armani|Nobu, cena sushi in centro, concerto, birretta tranquilla all’Irish Pub, cinema… Mah si facciamo tutto. … Eehhh????), quale drink prendere (secondo te se mi sono bevuta un gin tonic, due vodka lemon e 3 chupiti posso azzardare il long island?) oppure ancora cercare di capire quali, tra i colori di tendenze, scegliere per rifocillare il nostro guardaroba (caspita va di moda il corallo ma la mia scheda dell’analisi personale del colore dice che devo indossare colori freddi per ridare luce al mio incarnato… Che faccio? Che faccio? Che faccioooooo?)

Ecco dopo l’esperienza Baby (che manco la smartbox) il tutto prende una dimensione direi nuova. Chi se ne frega se il corallo ti rovina l’incarnato…. Hai ben più da pensare tipo capire come evitare le macchie di rigurgito o di fuoriuscita di latte, che quelle, di sicuro, non si abbinano al l’incarnato di nessuno. (Una volta dovetti correre in extremis da Zara per comprarmi un altra maglietta prima di recarmi ad un aperitivo… onde ad evitare figuracce… Sai com’è!).
Non c’è manco bisogno di sprecare tempo ed energie ad organizzare uscite nei locali più fighi della città… Tanto oramai per i lunghi (ssimi) prossimi mesi non ci sarà via d’uscita.

Ecco forse sarà per questo. Sarà per tutto ciò se arriva il benedetto giorno della ribellione. Di sicuro questo arriva mentre si sta sognando ad occhi aperti davanti alla vita spensierata delle nostre amiche senza figli o meglio… Single. Vedere quanto tempo hanno a disposizione per decidere se indossare le Jimmy Choo o le Louboutin per andare a quel party “fighissimodicuiparlanotutti”..
Ecco è proprio una questione di principio. Dobbiamo fare meglio (o almeno avvicinarcene). Non diventare la classica caricatura della “mamma con i capelli per aria, i jeans/t-shirt e le scarpe comode, quella che evita il mascara perché “cosistaserapossoandarealetto5minutiptima”.
La soluzione? Essere al top. sempre. Per essere ricordata come la super mamma che riesce a fare tutto (atro che Sarah Jessica Parker nel film “come fa a fare tutto” – appunto -). E questo si traduce in un andazzo bizzarro che ci porta, oltre ad occuparci dei marmocchi con brio, a curare al millimetro il nostro stile, fare piatti da gourmet che manco Cracco, ad aver una casa lucida dal pavimento al soffitto, e lanciarsi in tutta una serie di attività tutte esaltanti quanto inutili. Il giardinaggio, il cake design (maledetto Renato), o ancora il lavoro a maglia.
Negli ultimi mesi infatti, mi sono data tutta una serie di piccole missioni (la maggior parte fallite ovvio) per cercare di toccare con un dito questa idea di perfezione.
Allora ecco che mi sono messa in testa di diventare la Bree Van de Kamp di Arese, cominciando dal giardinaggio. spingendo la follia anche fino a voler l’orto in giardino. Si allora… Diciamo che qui ci stiamo ancora lavorando…. Le prime esperienze di erbe aromatiche sono state piuttosto contrastanti… Vabbe diciamo che il basilico e il prezzemolo hanno dato forfait. Mica sarà colpa mia se non reggono il gioco…
Next goal i pomodori. Ma si bisogna pur crederci.

La cucina. Ecco allora li diciamo che gioco “in casa” nel senso che parto leggermente in vantaggio rispetto al giardinaggio. Crema di riso e verdure bollite! Naaaa lasciamole ad altri. Io per mia figlia volevo piatti di alta cucina, educarla a nuovi sapori, gusti forti,”belllli tosssti” per dirla alla Bastianich. E da li i vari libri di ricetta, “Il cucchiaino d’argento”, ricette di raffinata cucina francese fino al mio adorato “Ducasse Bébé”. Si allora quest’ultimo con il suo Parmentier di patate dolci con pancetta croccante non ha fatto l’unanimità… Beh anche li… Non sarà colpa mia se il palato di Poussinou non è poi così fine e se preferisce di gran lunga le “flites” del mercato (ossia le paratine fritte detto in un neo linguaggio franco-cinese tutto suo).
Ok, niente nouvelle cuisine quindi.

E così veniamo alla nuova tendenza del cake design. Si … Real Time fa male.
Manco fossi stata assunta da Buddy Valastro mi sono già equipaggiata come una vera professionista. E per la mia prova da pasticciera ho scelto proprio il compleanno di Poussinou. Si… Il suo primo compleanno.
Ricordo ancora il giorno della sua festa di compleanno, quando alle 10 del mattino, con i capelli per aria e le lacrime incollate al viso (oltretutto a luglio c’era anche il clima ideale per star davanti ai fornelli) chiamai mia mamma disperata in cerca di supporto (e non solo morale) dato che LUI aveva deciso di abbandonarmi per il pronto soccorso causa uno sfogo cutaneo ignoto (no dico… Ma proprio oggi???)
Una quarantina di cupcakes più tardi (eh si mica cavoli … Qui si gareggia sul serio), una frecciatina meritata di mia mamma dopo (ma scusa non potevi comprarla sta torta??? – e come darle torto) e dopo qualche sudata ecco che mentre annegavo la mia disperazione in doccia mia mamma e mia sorella avevano fatto dalla mia torta in piccolo capolavoro.
Certo, non avrò di certo potuto vincere Bake Off Italia con questa … Però il risultato non era mica male (nascosti i buchi della pasta di zucchero).

Tante volte dopo essermi buttata a capofitto in queste avventure … Mi chiedo solo una cosa: ma perché???? E l’unica risposta più o meno sensata che ho trovato è che agli occhi dei nostri cuccioli noi siamo un po’ come dei Super Eroe. Prima di adulare Spiderman, siamo noi ad avere secondo loro dei super poteri. La mamma sa fare tutto. Certo come no.

Allora prima di ammettere che no, non possiamo far apparire una casa delle bambole giganti con una sola “schiocchiatina di dita” lasciamo loro crederci almeno per un po. In fin dei conti, fa anche bene all’autostima!
Poi … Quando verrà il momento… Non ci resterà che far passare la pillola con un po’ di dolcezza. “Ah ecco, perché non provo a fare i macarons?”
No i macarons noooooo! Facciamo che la porto a far merenda da Ladurée ecco.

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By elise, 3 Marzo 2014
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