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Baby Crowned: mini costumi fatti per amore

  • 21 Luglio 2014
  • By elise
  • 2 Comments
Baby Crowned: mini costumi fatti per amore

Oggi voglio parlarvi di un delizioso brand scoperto a Pitti Bimbo. Più di un marchio, una bella avventura nata per amore. Baby Crowned, brand di costumi da bagno per piccole principesse in erba.
I figli ispirano. Diventare genitori a volte apre nuovi orizzonti. Ci sono mamme oppure papà che così, aprono un blog per narrare le loro avventure di tutti i giorni, e ci sono coppie che cambiano prospettive, facendo nascere oltre che un figlio, anche un nuovo futuro professionale. Questo il caso di Ida e Valentino.
E io amo queste storie. Oltre alla mia irrefrenabile passione per la moda in taglia mignon e non solo, nutro una grande ammirazione verso chi si reinventa. Le mamma creative mi piacciono. Le coppie che diventando genitori si aprono nuove prospettive, ancora di più.
Così ho voluto saperne di più… Con qualche domanda a Ida & Valentino.

 

 

Baby Crowned nasce insieme alla vostra bambina. Raccontateci come è andata
«Esattamente così! Allora per capire com’è andata bisogna fare un salto indietro: ancora prima che Vittoria si palesasse, quando ho conosciuto Valentino (che è di Napoli), vivevo a Milano e lì lavoravo, come giornalista di moda e stylist. Poi ci siamo conosciuti, innamorati e… altro che colpo di fulmine, abbiamo fatto proprio un colpo di testa: nemmeno un anno dopo ci siamo sposati, mi sono trasferita giù da lui e due mesi dopo il sì ero già incinta. L’arrivo di Vicky mi ha costretto un po’ a rivedere i miei programmi di continuare fare su e giù a pieno ritmo da Napoli a Milano, ma tra una trasferta e l’altra chi ci riusciva a stare con le mani in mano?! Così l’estate scorsa, seduta al bar a fare l’aperitivo (col succo di frutta) insieme a un’amica altrettanto incinta, mi spremevo le meningi su come riuscire a coniugare la mia passione per la moda con le rinnovate esigenze di quasi mamma e di quelle di Vittoria una volta che sarebbe arrivata… e l’idea dei costumini ha preso forma».

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Perché avere scelto il settore beachwear?
«Perché è un’idea nata in estate e se penso all’estate mi ritrovo automaticamente sulla spiaggia, di giorno a giocare, al tramonto per l’ultimo bagno tra le onde, di sera a ballare sulla sabbia… Perché i nostri momenti più belli sono legati alla casa al mare e alle vacanze in posti dove il mare non è mai mancato, a pomeriggi che sanno di sole e salsedine, all’odore del sale sulla pelle, al costume tenuto addosso fino a sera… perché fino a prima di vivere insieme, ogni lunedì ritrovare in valigia quel costume ancora umido mi aiutava a combattere la nostalgia. Perché veniamo e viviamo in un posto di mare e il mare lo portiamo dentro… e anche addosso!».

Che caratteristiche deve avere il costume da bagno perfetto?
«Deve essere comodo, assecondare i movimenti senza spostarsi in continuazione, non deve segnare ma nemmeno cadere giù al primo tuffo. Morbido al tatto, in materiali anti irritazione, divertente, magari decorato da perline o frange ma senza troppi ammenicoli che lo rendono poco portabile (siamo in spiaggia, non su una passerella). Ovviamente, colorato! E deve mettere allegria, come le vacanze: a volte basta una rouche…».

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Quali sono le baby tendenze di quest’anno?
«E’ difficile parlare di tendenze in un settore come questo: mica per niente ai bambini è concesso di tutto! E allora via ai colori fluo vivacissimi, alle applicazioni fantascientifiche e fiabesche, all’etnico e al vintage rivisitati in chiave piccola piccola, alle piccole fatine e alle moderne esploratrici… il nostro consiglio è di lasciare liberi i bambini di esprimersi… sono loro a creare le tendenze».

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Una domanda per te Ida: In quanto l’essere mamma ha influito su questo tuo lavoro?
«Scoprire di aspettare Vittoria mi ha spalancato un mondo su un segmento dell’universo fashion che non avevo mai preso in considerazione. Hai presente “I love shopping per il baby”?! Ecco, qualcosa di simile! 🙂 Scherzi a parte, come dicevo anche sopra sono due strade che hanno viaggiato in parallelo, fino a incrociarsi e sovrapporsi. Se non ci fosse stata Vittoria, tutto questo non sarebbe mai successo. Dal punto di vista pratico, ovviamente il fatto che io abbiamo una bambina influisce e aiuta tutto il processo creativo e produttivo, dalla scelta dei modelli ai materiali, dai colori alle decorazioni al packaging. I costumi che creiamo sono a misura di bambino perché modellati sulla nostra esperienza di neo genitori».

Nel tuo progetto hai anche “trascinato” il papà! Com’è lavorare in coppia?
«Diamo pane al pane, al di là di Vittoria, è Valentino il vero mentore del progetto: senza di lui probabilmente i miei costumi sarebbero finiti al massimo in qualche vendita tra amiche. Non solo perché si occupa della produzione, ma anche perché cura tutti quegli aspetti “noiosi” che però sono importantissimi, dai cavilli burocratici ai fornitori, all’organizzazione di tutta la giostra. Lui è quello preciso, attento, calcolatore (in senso buono, dei rischi e dei vantaggi), tra i due e questo mi tocca a subire più di una lavata di testa… il brutto di lavorare in coppia è che poi, se scatta la miccia, non puoi scappare: a casa si continua. Il bello è condividere insieme le soddisfazioni».

Dall’idea alla realizzazione. Dove e come vengono realizzati i costumi Baby Crowned?
«Partono le idee, a cui seguono briefing e brainstorming con il nostro braccio destro, Valentina. Buttiamo giù le trovate, ne valutiamo la fattibilità, scegliamo le stoffe, le applicazioni (tutto questo può avvenire in maniera interscambiabile, capita che a volte un modello nasca proprio da un dettaglio che ci colpisce attorno a cui costruiamo la struttura). Passiamo tutto alla modellista, che realizza i prototipi che vengono poi testati scrupolosamente da Vittoria e Greta (la figlia di Vale, che ha tre annii), per assicurarci che siano non solo carini da vedere, ma anche da indossare. A questo punto, il costume che passa l’esame è pronto per andare in produzione! Lavoriamo in maniera artigianale, con sarte e modelliste di un piccolo paese, Castellammare, a pochi passi da casa nostra e utilizzando solo materiali e manifattura made in Italy».

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Un baby beachwear vezzoso, principesco ma anche etico grazie ad una collaborazione con Buttonmad. Come è nata questa partnership? Perché avere scelto proprio loro?
«Li abbiamo scoperti nel corso di una fiera e all’inizio ci siamo innamorati dei loro bottoncini: sembrano proprio modellati con la pasta per giocare e dipinti con colori golosi e tenerelli. Una via di mezzo tra giocattoli e caramelle! Quando poi abbiamo scoperto la storia che c’è dietro, abbiamo deciso di far parte del progetto: Buttonmad porta avanti una produzione equosolidale, i bottoncini vengono fatti modellando la ceramica e dipinti a mano con colori naturali da una comunità di donne sudafricane, che in questo modo sostengono la loro indipendenza e le famiglie».

Quali sono i prossimi progetti di Baby Crowned?
«Arrivare nei negozi e nei cassetti di tante bimbe che coloreranno la loro prossima estate… e la nostra! Se le cose vanno bene, abbiamo in cantiere una marea di idee e novità, compresa qualche sorpresa per l’inverno…».

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By elise, 21 Luglio 2014
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