Dimentichiamo la Chanel, al diavolo le Louboutin (sì va beh non esageriamo) … per il compleanno regalatemi pure del tempo.
Mi sto accorgendo che mi sto lentamente esaurendo. Per risparmiare tempo ultimamente sono passata dallo scrivere appunti sul mio quadernino allo scriverli sul cellulare. Ultimo passo? Le note vocali. Fantastiche. Praticamente così: “Rubrica Back to School, cartelline come quelle di … Ooooh le strisce!!!! Ma le vediii? C*gl**ne!!!!!!! … ehm dicevo… quindi … back to school … pezzo sulla nuova (non) educazione dei bambini…”
Ah già.
Non ce la posso fare.
Che poi 30 anni mica li posso compiere … Non dovrebbe esserci una specie di esame d’entrata? Roba che se non lo passi rimandi l’anno. Ripeti il tuo ultimo anno da ventenne in pratica.
Non so … le trentenni dovrebbero essere organizzate, ordinate, dovrebbero sapere dove riordinano i propri documenti importanti (anzì dovrebbero prima di tutto riordinare e basta) … dovrebbero essere in grado di affrontare il dramma di una piccola lucertola entrata in casa (io per ora ho scelto l’opzione “telefonata a casa” … della suocera …) … dovrebbero essere perfettamente al corrente sui prezzi dei prodotti di prima necessità … che ne so latte, pasta, acqua minerale (l’iPhone 6 e l’Essential V di Louis Vuitton non contano vero?) e documentarsi sulle attualità del proprio paese (mmh Buffon-d’Amico, Hunziker-figli-a-catena e Clooney-finalmente-sposo-ma-chi-ci-crede non sono da considerarsi notizie d’attualità valide per candidarsi all’esame).
Le trentenni dovrebbero sapere che non si passa sopra la grata della metropolitana con la gonna. Pure corta. E con un intimo minimal. Le trentenni dovrebbero saperlo bene, evitando cosi di farlo per due volte nella stessa giornata …
No … non ce la posso fare!
Io sono disordinata. Le mie borse le riordino in cucina. Sono sbadata. Sono quella che ordina sovrapensiero uno spritz per la figlia duenne anziché un’acqua naturale. Sono distratta. Sono quella che in valigia infila tre paia di occhiali da sole, cinque di scarpe ma dimentica il biberon.
Due giorni fa, litigio in famiglia. L’oggetto della lite? “Com’è che il cassetto del bagno si apre perfettamente, e poi non si riesce a chiudere?”
Il verdetto lo dà lui: “perchè tu ci metti le cose alla ca**o!”
Ah. Perfetto. Io vi giuro, un po’ di buona volontà ce l’ho messa tutta eh (sì davvero, almeno un pochettino). Ma a Tetris ci giocavo solo sul Game Boy ….
Mentre cerco di svignarmela lui mi ferma:
“Eh no cara, mica si abbandona la nave eh!”
“Scusa ma per chi mi hai presa? STECCHINO?”
“Si certo…. Johnny…..”
“Ma quale Johnny…! E poi cara a chi??? Al massimo Cara!”
Ecco. Sarò anche incasinata e casinista. Ma per il mio birthday party c’ho le idee chiare sul look gggiusto!
Cara Delevingne in Burberry Prorsum al GQ Men of the Year Awards
