E’ iniziato il count-down al compleanno di Poussinou. E devo affrontarlo con una pancia da sesto mese, le caviglie gonfie (no, non per l’ego), IOS e iPhone che mi boicottano e con Flegetonte. Un nome decente no eh?
Di tendenze bambino parleremo prossimamente. Ve lo giuro, è lì in bozza. Pronto ad essere sfornato. No sfornato no vi prego. Basta forni. Basta caldo. Ho detto a Lui che fino a nuovo ordine si mangerà cose crude. Cetrioli – melone – anguria. Ritenzione idrica non ti temo. Mmh. Vabbè quasi. Il mio piede (tengo a rassicurare i numerosi fans irrequieti e preoccupati sullo stato del mio piede che durante la prima gravidanza raddoppiò di volume) è ancora di dimensioni quasi normali. Fino ad oggi, insomma, è tutto sotto controllo.
Settimana più calda dell’anno a livello organizzativo. Giovedì si festeggeranno i tre anni di Poussinou. Sabato 4 luglio, il tradizionale Garden Party. Carlà & Sarkò mi fanno un baffo. Ci fossi stata io ad organizzarla allora al Eliseo… altroché!
Come vi avevo accennato, Lui quest’anno mi ha tassativamente vietato di occuparmi della torta. La versione ufficiale è stato il classico “sei incinta dai“. In realtà a Lui non gliene può fregar de meno. In ordine, questa settimana, mi ha fatto svuotare e riordinare completamente bagno e camera (sì lo so che sembra una cosuccia da nulla detto così. Ma vi dico solo che con la scorta portata in cantina avrei potuto aprire una catena di profumeria). La versione ufficiosa è invece che Lui non ha nessuna intenzione di puntare la sveglia alle 6.30 di sabato mattina per vedermi lavorare (alla ca**o) la pasta di zucchero nonché cucinare, e soprattutto mettere casino in cucina (sì… ho deciso di fare un figlio, anzi due, con Mastro Lindo…)
Torta è stata affidata a terzi. O meglio, ad una terza. Professionista. Amen.
In ogni caso, torta o non, questa festa di compleanno mi sta di nuovo, sfuggendo di mano. Presente come ogni anno, fedelissimo ospite speciale, l’herpès delle grandi occasioni non ha mancato all’appuntamento. Ho pensato per un attimo a tuffarmi in una piscina piena di prodotti Stress-Fix Aveda ma sono convinta che non servirebbe nemmeno a nulla.
Ho preso il mio coraggio a due mani (si dirà in italiano? Chissà… in ogni caso rende l’idea!) e mi sono appesa al telefono (vabbè proprio appesa no… ma quasi) per prenotare la visita con l’anestesista e dopo una settimana intera di linea occupata sono FINALMENTE riuscita a parlare con qualcuno. “Eeeehhh signora… riesco a fissargliela per il 14 ottobre… Però se dovesse nascere prima?“ Se nasce prima, cosa che dubito dato la mia prima esperienza, farò l’eroe e farò senza. Che problema c’è? (ne riparliamo ad Ottobre mi direte voi…)
I mesi passano e mi chiedo se siamo pronti. Rettifico. Se SONO pronta. A mio discapito devo dire che lo shopping per Sophia è stato molto più facile. E questo non perché si tratta di una femmina bensì perché siamo riusciti a sfruttare prima i saldi e poi la stagione in corso.
Ora. Io dovrei iniziare a comprare tutine di ciniglia, pigiamini caldi e maglioncini. E no. Non ce la posso fare.
In Italia è arrivato Flegetonte e sono attesi 39 gradi. Non so se mi spiego. (Poussinou per farsi forza ha deciso di guardare in loop il DVD di Natale dei Teletubbies. Potrebbe andarmi peggio?)
Per ora il materiale più caldo che sono disposta a tollerare è la mussola di cotone.
Buona notizia!!!! aden + anais (a Pitti Bimbo mi sono fatta fare lo spelling per ben tre volte. Ora sono ferratissima sull’argomento pronuncia) lancia la sua prima collezione di body, tutine e pigiamini nella sua morbidissima e piacevole mussola. Stelline, pois, righe, per piccoli outfit comodissimi da infilare e adatti alla pelle delicata dei neonati.
Che dite, fine ottobre andrà benone vero?
