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Chi ha paura del sesso?

  • 8 Giugno 2017
  • By elise
  • 2 Comments
Chi ha paura del sesso?

In questi giorni è emerso un polverone riguardo al materiale didattico sull’educazione sessuale ai bambini di quinta elementare di una scuola di Modena. Le polemiche sono giustificabili?

A sollevare la questione, un papà molto turbato dalle domande di suo figlio di 10 anni: “papà, è vero che fate queste cose con la mamma?”

Il papà in questione, presidente dell’associazione Familiari e Vittime della Strada si è detto impreparato e molto imbarazzato.

I bambini di oggi non sono certo quelli di domani. Si dice che “hanno una marcia in più“. In realtà sono molto più stimolati ed esposti volente o nolente ad informazioni non sempre idonee alla loro età.

Possiamo controllare i nostri figli ma non possiamo tappare loro gli occhi. Televisione, internet, radio, giornali e cartelloni pubblicitari: tutto richiama al sesso. Far finta di nulla è ipocrita e controproducente.

Quello che i nostri figli non sanno da noi, lo impareranno altrove.

La storia del cavolo e della rosa, la cicogna e compagnia bella è un escamotage facile, adorato dai genitori. Ma non durerà per sempre.

E non basta il control parental alla TV dato che pure le Winx sono alle prese con travagliatissime storie d’amore. A proposito, sono tanto le mamme che se ne sono lamentate. Io non sono tra quelle.

Perché il sesso fa paura?

Perché vorremmo che i nostri bambini rimangano dei furgoletti innocenti per sempre. Perché vederli crescere è un colpo al cuore e già bastano i primi capelli bianchi a ricordarci del tempo che passa.

Perché immaginarli crescere a tal punto di avvicinarsi al sesso è più di quanto possiamo sopportare e in fondo vorremmo preservare la loro innocenza il più a lungo possibile.

Ma le statistiche dicono altro.

Un adolescente su 5 ha un primo rapporto sessuale tra i 13 e i 14 anni e anche se sono ancora tanti quelli che aspettano di avvicinarsi alla maggiore età, gli altri non sono a trascurare.

Educazione sessuale a scuola: si, no, come e chi è contro?

Sarò sincera: a spaventarmi è molto altro. Sono molto più preoccupata dalle ripercussioni che potrebbero avere la religione a scuola piuttosto che l’educazione sessuale.

Come è stato creato il mondo? Come si fanno i bambini?

Preferisco che i miei figli sappiano la verità. Quella (im)pura e cruda.

E se la scuola mi aiutasse in questo ne sarei più che felice.

Siamo pronti a parlare di bullismo, di violenza. Siamo pronti a raccontare i fatti di cronaca più violenti, pur di proteggere i nostri figli.

Ma il sesso no. Sia mai!

Aggiungo che nel materiale distribuito dalla scuola di Sant’Agnese si parlava di amore e affetto, non per forza di riproduzione.

Perché non prendiamoci in giro, questo è e dovrebbe essere il sesso: affetto, amore, piacere, tra due persone consenzienti.

Le persone fanno sesso si, non per forza quando cercano un bambino.

Quella è la verità.

E le malelingue potrebbero pensare che a scioccare alcuni genitori sia proprio la risposta alla domanda “anche voi fate queste cose?

Un sonoro “NO!”

L’unica mia preoccupazione per essere sincera? Quella di dover spiegare quella storia delle “tre civette sul comò che facevano l’amore con la figlia del dottore…

Ambarabà cicci coccò!

By elise, 8 Giugno 2017
  • 2
2 Comments
  • Priscilla
    8 Giugno 2017

    Brava! Mi piace quando giustamente scrivi che, se le risposte non le danno i genitori, i figli le cercano altrove. Ed è sempre stato così, dai tempi dei tempi.

    Secondo me il sesso può essere spiegato a tutte le età, ricordandoci sempre di chi abbiamo davanti.L’importante è far capire ai bambini che il sesso è bello se entrambi si è d’accordo nel farlo. E insegniamo loro ad utilizzare le dovute precauzioni.

    • elise
      8 Giugno 2017

      Grazie Priscilla! Hai proprio ragione… io non ho paura che “facciano sesso troppo presto” perché credo che non possiamo sempre controllare tutto, ma avrei più paura invece che lo facessero senza coscienza, con troppa leggerezza è soprattutto senza precauzioni. Perciò ben venga che se ne parli! Soprattutto a scuola!

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