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Caro Babbo Natale abbi pietà …

  • 12 Novembre 2014
  • By elise
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Caro Babbo Natale abbi pietà …

Quest’anno in vista di Natale mi sto divertendo una cifra. Per il primo anno, Poussinou è ormai in grado di “capire” la magia del Natale e tutto ciò è bellissimo.

Sì vabbè confonde ancora “Babbo Natale” e “Pupazzo di Neve” ma questi son dettagli vero?

Alla domanda: “Amooore cosa scriviamo sulla letterina a Babbo Nataaaaale?“, ecco la risposta:

Casa di peppa,  casa della Piscipessa Sofia, casa di Potolino, casa della Minnie (mannaggia a sti milanesi e al loro articolo davanti al nome), casa delle api…

Sì. Praticamente un complesso immobiliare.

Al solo pensiero di IMU, TASI, TARI e compagnia bella sto già tremando…

Intanto io passo le mie giornate con la canzone della pubblicità “Sbrodolina magici gioielli” in testa. E non è bello.

 

Io, caro Babbo Natale, vorrei avere in regalo, il dono dell’ubiquità, o del teletrasporto. Così da non dovere uscire al mattina presto per 30 press-day circa, stando fuori tutto il giorno con pioggia, ombrello, jeans e shopper bag e dovere (capirai che tortura) fare bella figura (per “bella figura” s’intende ESTETICAMENTE e STILISTICAMENTE)  al cocktail di Dom Perignon alle 19.

Ecco.

Che poi, dovendo fare una specie di tetris con eventi e orari, ho pensato ad una cosa. Anzi ad una delle più grandi cavolate del secolo. Ossia, le cosidette borse “24h” perfette di giorno come di sera, che con pochi accorgimenti e due tre pieghe/zip/trasformazioni passano dalla maxi bag alla pochette.

E la domanda mi sorge spontanea: ma tutto il puttanaio disordine sparso nella borsa del  mattino … dove cavolo lo infilo una volta che la borsa si è trasfomata in piccola ed elegante pochette???

Urge soluzione. Anche perchè noi mamme-che-lavoriamo-nella-moda giriamo pressapoco così:

iloveshopping

Con l’unica differenza che:

1. siamo vestite un “filino” peggio

2. il trucco finisce per sbavare ad “una certa”

3. a Milano aggiungici l’ombrello

4. e il capello crespo di conseguenza

5. i sacchetti non sono frutto di un sano shopping bensì di un’intensa giornata lavorativa. E contengono cartelle stampa e cd vari. Ecco.

 

By elise, 12 Novembre 2014
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Colleziono borse, a mano o sotto gli occhi. Le marinière sono la mia Madeleine de Proust e il tulle una filosofia di vita!
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