E anche gli anni passano canta Ligabue. Con loro anche i compleanni. Io di solito non me ne rendo mai conto. Perché troppo presa ad organizzare, immaginare, cercare di fare svolgere tutto secondo i piani (quello non funziona mai).
Il primo compleanno di Poussinou è stato ideato e pensato per mesi. Volevo che tutto fosse perfetto. Niente vero tema. Solo colori aciduli. Pois e caramelle. Una torta homemade ultimata inizio pomeriggio dopo una chiamata di aiuto, in lacrime, a mia mamma (la mamma è sempre la mamma).
Per il secondo compleanno si è scelto il tema Brasileiro, Mondiali di calcio oblige. Una torta sempre homemade finita in extremis e obbiettivamente sbilenca. Ma buona dai. Ananas e bandiere, colori e cocktail.
Per il terzo compleanno il tema lo sapete già. Minnie frenchy. Righe. E io aggiungerei: anche rughe. Due giorni dopo la festa, con calma mi son messa a guardare le foto. Con calma. Una ad una. Lei è così grande. Così bambina. Così cresciuta. Lui è sudato (as usual). Io? Io sicuramente con qualche anni in più (e qualche chilo su fianchi e addome aggiungerei!). Una ruga qua e là. Quasi tutte attorno agli occhi. Se mi fa qualcosa? Al momento mi fa solo pensare che sorrido molto.
Sì. Quel sabato ho sorriso molto. Ad ogni ospite arrivato. Ad ogni momento di gioia. Ad ogni calcetto di petit-frêre che, a volte, ci tiene a ricordare che “comunque c’è anche lui eh“. Quando Sophia ha voluto parlargli per raccontare lui della festa: “fratellinoooo lo sai, ci sono tanti regali!“. Ad ogni regalo aperto, ad ogni momento di felicità di Poussinou.
Quando ho servito l’ultima fetta di torta, rendendomi conto che sì, bastava proprio per tutti.
Quando i bambini sono riusciti a fare cadere tutte le caramelle dalla piñata portata direttamente dagli Stati Uniti.
Sì perché siamo partiti dal tema francese, ma poi strada facendo, abbiamo deciso di viaggiare un po’.
I nostri amici americani hanno dato il loro contributo festeggiando così con noi l’Indipendence Day. I bambini hanno provato il classico “gioco da compleanno messicano” per poi giocare a football americano.
Sophia ha potuto aggiungere ben tre My Little Pony coloratissimi alla sua collezione.
Lui avrà altre tre scatole di Lego da dover riordinare.
Io mi sono goduta tutto e non mi sono goduta niente.
Ma riguardo alle feste di compleanno, in questi tre anni, ho imparato un paio di cose:
– Potrai studiare un tema, spendere cifre folli in allestimento… le uniche cose che noteranno i bambini saranno le bolle di sapone. Gli adulti? I panini al salame.
– I soldi spesi per una torta: quelli invece sì che sono un ottimo investimento!
– Mischiare tanta gente diversa, età diverse, ma soprattutto famiglie diverse è sempre un rischio. Raramente andranno tutti d’amore e daccordo. Raramente la penseranno uguale. Raramente vi faranno sentire al proprio agio. La soluzione? Fregarsene e farsi un drink (vabbè nel mio caso un’acqua & menta)
– Penserete al look per giorni. Farete liste in cui ricorderete a voi stesse di fare la manicure e gli sopracciglia. E poi il D-Day ve ne fregherete altamente.
– Le mini bottiglie di birra sono una gran invenzione.
– I sacchi neri per la spazzatura NON VANNO appesi alla siepe proprio dove si faranno le foto con la torta… DIAMINE!
(cioè non abbiamo imparato nulla dall’anno scorso!)
– I bicchieri non saranno mai abbastanza, le cannucce saranno sempre di troppo (ma in ogni caso ci stanno sempre da dio)
– Se state valutando una data per concepire un figlio e pensate già alle sue future feste di compleanno, evitate i mesi di luglio/agosto. Oppure optate per una casa grande con aria condizionata. (Oddio non che fine ottobre sia molto meglio secondo me… staremo a vedere l’anno prossimo…)
– Vale la pena litigare con Lui per imporre le proprie idee. Perché poi alla fine, ne sarà felice pure lui… (E comunque sarà troppo impegnato a sudare per notare i piccoli bug…)
– Fate tante foto! Perché se siete voi ad organizzare la festa, non vi renderete conto di ciò che sta succedendo perché troppo occupate. La parte migliore? Riguardare le foto il giorno dopo!
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
Per info e/o collaborazioni, scrivete a Fulvio Aniello
Per contattarmi personalmente, scrivete a Elise Lefort