Anche i cupcakes quest’anno mi sono stati vietati. “Elise non abbiamo spazio in frigo… dove cavoli mettiamo le BIRRE poi??” (beh giusto… dopo di ché è pur sempre il compleanno di una treenne). “Poi con questo caldo è un casino” (mmh un punto per lui dai) “Alla gente non gliene frega nemmeno nulla, li mangiano per farti piacere” (ma davvero??? no dai non ditemi così). E poi il gran finale “e poi dai sei ANCHE incinta!!!” (anche? e poi? cosa sono? impedita??? beh oddio… forse sì).
Incinta o non incinta ieri mi è stato commissionato di pulire a fondo la casetta in giardino (era meglio quella in Canada ne sono certa). Questo sotto il sole COCENTE (ogni volta penso a Cocciante… che poi suda sempre quando canta lo avete notato? Non può essere un caso!) e con una piccola treenne dittatrice che supervisionava i lavori in corso “hai lavato bene la casetta? Qui è ancora sporco guarda! Pulisci bene eh! MI RACCOMANDO!”
Ieri sera ho ricevuto la foto della torta, bellissma, appena terminata. Ecco. ora so. Se io devo interrompere la mia strada nella pasticceria e il cake design, è anche proprio perché, gli anni precedenti, altro che torta pronta la sera prima. In teoria quello era il momento in cui controllavo che non mancasse nulla. Uova, farina, 35g di burro da andare a comprare urgentemente l’indomani mattina.
Oggi 4 luglio non è soltanto il birthday party di Poussinou ma è anche il giorno dell’Indipendenza degli Stati Uniti. Direttamente dagli USA quindi, festoni, tovagliolini e cannucce in perfetto american style.
Che poi il tema della festa fosse “Minnie a Parigi” chi se ne frega. All’ultimo è stato cambiato in “Minnie viaggia“. Toh
Ultimamente sono stata cazziata per la mia poca costanza su Facebook. Per non avere fatto gli auguri di compleanno a qualche persona. E’ vero. Devo confessarlo. Sono poco costante ultimamente. E a dire il vero non ho fatto gli auguri ad un sacco di persone.
Ma una cosa vorrei aggiungerla: DIAMOCI UNA CALMATA.
Al momento in cui finisco il post, la festa è terminata, quasi archiviata, e ve la racconto un altro giorno che sarei distrutta.
Petit frêre scalcia che è una meraviglia. Ma so cosa vuol dire: “oh mamma…. datti una calmata!“
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