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Prendere il tempo

  • 21 Agosto 2015
  • By elise
  • 2 Comments
Prendere il tempo

imageDalla Costa Azzurra alla campagna profonda, c’è un solo passo (vabbè un passo e 1000 chilometri in macchina). Tre giorni di full-immersion nella Natura quella vera. Expo ci fai un baffo!

 

Mamma andiamo a trovare le galline. Porta il grano, io le chiamo e le facciamo mangiare.
Mamma dove è il gallo?
Mamma ho sentito una pecora di la, andiamo a vedere?
Mamma i conigli?
Mamma guarda ho raccolto un uovo!
Mamma torniamo dopo nel pollaio che ce n’è una altra che cova!
Mamma andiamo anche noi a pesca?
Dai ti prego mamma andiamo a pescare!
Mamma guarda i vermi! Prendine uno dai!
Mamma perché non arrivano i pesci?
Mamma voglio una canna da pesca anche io!
Mamma lo sai che ho baciato una gallina? Dai vieni ad accarezzarla anche tu!

Ma siamo proprio sicuri che sia figlia mia?

Io sarei decisamente una ragazza da città.
Mi serve il caos, il traffico pure. Devo potere raggiungere ogni punto al momento che desideri e andare da Zara alla domenica oppure in pausa pranzo.

Qui non è possibile. Relax, mi dicono. Goditi la vacanza, rinuncia al wi-fi.

La verità è che siamo ormai talmente abituati ai nostri ritmi frenetici che ne dimentichiamo spesso l’essenziale.

Dimentichiamo di prendere il tempo.

Prendere il tempo di riposare. Prendere il tempo di ascoltare il grillo che canta. Prendere il tempo di vivere la campagna, la natura.

Trovare un verme dentro una pera caduta dal pero (per davvero) e un attimo dopo aver detto “che schifo” pensare che in fin dei conti dovrebbe essere sempre così.

Assaporare il vero gusto di un fagiolino appena raccolto nel orto. Ma chi l’avrebbe mai detto che fosse così buono?

Sorprendersi nel vedere la propria bimba assaggiarne uno di sua spontanea volontà.

Ascoltare il gallo cantare al mattino e lanciare un dibattito franco-italiano: secondo te quindi Poussinou, il gallo fa “cocorico” o “kikiriki”???

Alla sera anziché contare i pezzi di Lego, mettersi a contare le galline. Smarrirne spesso una e spiegare a Poussinou che l’ironia di Peppa Pig sul Signor Volpe si ispira a fatti realmente accaduti.

Andare a letto alle 22.30 e sentirsi riposati per davvero.

Mangiare con gusto e sentire petit frère fare capriole di apprezzamento.

 

Un tre giorni di abbandono all’essenziale, di ritorno alle origini dovrebbe essere obbligatorio per legge.

 

tre giorni eh. Poi basta. Poi ridatemi pure lo smog e i concept store. Ridatemi lo shopping sfrenato e le nuove collezioni autunnali. Che tra poco torno più carica che mai.

 

Giusto il tempo di risolvere un enigma… Chi è venuto prima? L’uovo o la gallina?

 

By elise, 21 Agosto 2015
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