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Il paradosso dei bimbi grandi

  • 1 Ottobre 2015
  • By elise
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Il paradosso dei bimbi grandi

Essere mamma, essere genitori vuole anche dire vivere, convivere al quotidiano con una serie di paradossi. Vuole dire essere pronti a gestirli. Pronti a reggerli. Quello del “bimbo grande” è secondo me quello emozionalmente più delicato.

 

Io sono una bimba grande!

Vai a scuola perché ora sei grande“. “A pranzo si mangia di tutto perché ormai si è grandi“. “Dai… questo gioco lascialo pure a questo bimbo, ormai tu sei grande“. “Su dai non si piange, sei una bimba grande ormai!

 

Io sarei quella che sprona i propri figli (vabbè uno lo sto spronendo ad uscire ma evidentemente è già in fase terrible two in mega anticipo), quella che vorrebbe vederli volare con le proprie ali perché è giusto così. Sono di quelle che desidera insegnare loro indipendenza. Voglio che sappiano cavarsela da soli. Ho il timore del cosiddetto “bimbo imbranato“. Semmai sbaglierai, ma continua e imparerai.

Sono quella che non si precipita se cadono. Anche se il mio istinto mi suggerisce di colmare il tutto con un forte abbraccio. Quella del “se cadi rialzati e vai“. Quella del “non è successo nulla“.

I bambini vanno incoraggiati e stimolati a crescere.

Io sono una bimba grande” mi ripete Poussinou. E con l’inizio della sua avventura a scuola materna, come contraddirla.

Oggi però vorrei dirti due cose amore mio.

Tu sei una bambina grande. Prima di tutto perché sei alta come tuo padre (e un domani capirai che fortuna). Tu sei una bambina grande, che va all’asilo, no scusa… alla Scuola Materna. Tu sei una bambina grande che sa spogliarsi da sola. Sei una bambina grande. Conti fino a venti in italiano, fino a dieci in francese e fino a otto in inglese. Tu sei una bambina grande. Ti addormenti da sola già da molto tempo e non fai capricci.

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Sei una bambina grande. Capisci quando ti viene detto di no e non chiedi mai nulla di troppo. Sai che i giocattoli li porta Babbo Natale e che bisogna fare i bravi e aspettare.

Sei una bambina grande e ormai scegli tu scarpe e vestiti.

Sei una bambina grande e hai già scelto i tuoi “brand del cuore“.

Sei una bambina grande e ora sarai anche sorella maggiore.

Sei una bambina grande e racconti a tutti, orgogliosa, del tuo fratellino. Sei una bambina grande, ti dicono: “ora dovrai condividere“, “ora questo lettino lo lasciamo al fratellino“, “questi giochi li mettiamo da parte per il fratellino“.

Sei una bambina grande e gioisci senza un’ombra di gelosia per ogni acquisto destinato al piccolo nascituro.

Sei una bambina grande e hai scelto tu il pupazzo che darai lui quando lo incontrerai.

Sei una bambina grande. Sei una bambina forte e grande e spesso, coinvolta con bambini più piccoli tu vieni chiamata “la grande“.

Sei una bambina grande, amore mio, ma sappi che per me puoi essere ancora piccola quando lo vuoi. Sei una bambina grande, di soli tre anni. E tre anni sono pochi. A tre anni ogni tanto viene il magone e si ha bisogno di un abbraccio. A tre anni si ha ancora bisogno della favola della buonanotte e della mamma al proprio fianco prima di andare a letto.

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A tre anni non si sa ancora gestire bene le proprie emozioni, e un piccolo dispetto fa scendere fiumi di lacrime.

A tre anni si è grandi ma anche ancora un po’ piccoli. Si è abbastanza grandi per condividere e dividere, ma ancora troppo piccoli per capire chi non riesce a farlo.

A tre anni un piccolo litigio ti fa scoppiare in lacrime perché in fondo, quel tuo cuoricino è ancora un po’ grande un po’ piccolo.

Tu sei una bambina grande amore mio. E lo sei per tutti gli altri. Tu sei una bambina grande, e io ti incoraggerò sempre a prendere il volo. Tu sei una bambina grande amore mio. Ma sappi che quando vorrai sentirti ancora un po’ piccola, io ci sarò.

E per ogni abbraccio, ogni coccola, ogni lacrima da asciugare, non dovrai nemmeno dirmi nulla. Perché tu sei una bambina grande. Ma sarai sempre la mia piccola.

 

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Geox lancia una serie di libri a misura di bambini nei suoi principali negozi. Questo grazie alla collaborazione con Dallas Clayton. Una collana di libri intitolata “Fai respirare la tua immaginazione” che punta a stimolare la creatività dei più piccoli attraverso i valori dell’azienda. A noi piace tanto la versione cartacea, (omaggiata per ogni acquisto di calzatura della linea baby nei monomarca Geox) da leggere la sera nel letto prima di dormire con papà, oppure tradotta “al volo” da mamma.

Il libro esiste anche in versione digitale, grazie ad una App scaricabile gratuitamente su iOS o Android.

By elise, 1 Ottobre 2015
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