Questo è stato il colpo di grazia. Per un po’ non mi faceva partire le contrazioni. Come sarebbe niente gonna? Cioè erano giorni e giorni che studiavo outfit per tutto il primo mese (almeno) e ora siamo punto a capo?
Sul tema dell’inserimento all’italiana nutrivo qualche perplessità, lo ammetto. Un primo giorno di scuola che non lo è veramente. Un inizio progressivo, lento, troppo forse. Io sarei quella del “via il dente via il dolore” ma tant’è.
Posso anche accettare i lunghi ritmi dell’inserimento. Ma la tuta no. E pensare che non avevo nemmeno ancora fatto indossare a Poussinou il suo “vero outfit” da primo giorno di scuola.
La voluminosa gonna tutù con pompons colorati all’interno quindi evitiamo? E’ un no vero?
Ora. Sono settimane che lavoro su varie gallery e redazionali back to school. E adesso? Cosa me ne faccio di gonne e abitini?
Sorvolando sulle mie considerazioni personali (una gonna, un vestito, li sollevi… non è mica più comodo?) ho quindi dovuto rifare una selezione di possibili outfit “go to school“.
Cercando sul mercato un giusto e valido compromesso a quello che potrebbe somigliare ad una tuta (no, mia figlia a scuola in tuta non se ne parla. Manco per il “casual friday”), ecco allora le mie scelte per abbinare comodità e stile allo stesso tempo.
Vabbè diciamo che così forse, forse… possiamo anche farcela andare bene. Soprattutto da quando Diesel Kids ha inventato il jogg-jeans. A metà strada tra leggings e jeans, tra denim e felpa. All’apparenza un jeans a tutti gli effetti. Ma con la comodità e la vestibilità di una tuta.
Cioè… una FIGATA!
E poi, potrò sempre dare il mio contributo con le scarpe.
“Buongiorno Mamma, la devo sgridare eh!”
Oddio cosa è successo? Cosa ha fatto mia figlia? Cosa ho dimenticato? Ecco… lo sapevo che non dovevo scrivere a mano il nome sulle etichette. Che sia per ché ancora non ho portato la scatola dei fazzoletti? Oppure avrò forse dimenticato di riempire un documento?
“Queste scarpe non vanno bene eh!!! Ci vuole la scarpa di ginnastica con lo strappo!!! Mooolto più comodo!”
Allora ditelo, ditelo che volete la mia morte!
E ora?
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