in c'est la vie, Educazione

E se fosse tua figlia?

  • 12 Febbraio 2015
  • By elise
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E se fosse tua figlia?

Da due giorni ho un sassolino nella scarpa. Poi all’improvviso l’ho dimenticato perchè al sassolino si è aggiunto una pietra bella pesante, che per fortuna è solo un brutto ricordo (a tal proposito vorrei darvi un consiglio d’amica. Avete una cagnolina? Pensate di non farle fare cuccioli? Benissimo: STERILIZZATELA. Semplicemente perchè potrebbe salvarle la vita. Noi lo abbiamo imparato quasi troppo tardi. Quasi, fortunatamente).

Dicevo da ieri, ormai no, da due giorni, ho un sassolino nella scarpa (no, non c’entra neanche il mega fiocco senza reggiseno di Arisa e le grucce di Rocio. Sì… se ne volete sapere di più seguitemi pure su Twitter. Ci si vede stasera eh?).

Due giorni fa dicevo, noto una mia nuova follower su Instagram. La noto perchè ha un nome francese un po’ particolare e un cognome americano.

La noto perchè prima di accettare qualcuno, così come prima di ricambiare il follow, preferisco controllare di chi si tratta. In primis perchè sui social, e in particolare su Instagram condivido anche foto della mia bambina. Secondo, perchè i followers li preferisco pochi ma buoni. Prova è che non mi sia mai lasciata tentare all’idea di comprare followers e like. Niente followers turchi per pacchi di 100. Grazie declino l’offerta e vado avanti.

La noto perchè nella sua descrizione poche parole che ora vi traduco: “cerco una relazione stabile e duratoria“.

Accompagnata da foto in pose molto ambigue in stile Lolita (lo stai facendo male!) vestita con un semplice asciugamano o micro gonne.

1. Lo stai facendo nel modo sbagliato cara!

2. Questa sì o no avrà 13/14 anni.

Pose volontariamente “sexy” se così si possono chiamare replicate malissimo da una giovane ragazza, si vede, goffa e poco abituata (meno male).

Ho pensato ad un fake. Ma le foto ci sono.

Ora. Non ho ricambiato il follow e mi chiedo: ma perchè? Cosa spinge una ragazza così giovane a ridicolizzarsi così in rete?  Non ha genitori che le abbiano potuto spiegare i pericoli di Internet? Queste ragazzine, così giovane, che ammiccano davanti all’obiettivo e si fanno le selfie da sole in camera, lo sanno che la’ fuori, dietro lo schermo, non ci sono solo coetanei a sbirciare le loro foto?

Non voglio fare il solito post su pericoli e derive di Internet e social network perchè è un discorso troppo complesso e spinoso. Piuttosto, mi interrogo su una questione: qual è il compito di noi genitori? Di noi mamme in tutto ciò?

Spesso, quando si pensa all’educazione da dare ai propri figli, è facile, e quasi naturale, seguire le orme dei propri genitori. Ma quando il mondo cambia così tanto, così veloce, quando ci si ritrova a doversi misurare con l’ignoto (si fa per dire), cosa si fa?

Cosa buona sarebbe, secondo me, preparare le nuove generazioni alla vita che li circonda. Una preparazione da parte dei genitori e della scuola perchè se la nostra società è cambiata, è giusto che cambi anche il modo in cui i nostri figli vengono educati.

Sempre qualche giorno fa, postavo sul mio profilo Facebook, un  articolo di Quimamme su l’inquietante boom di gravidanze tra le adolescenti, specialmente under 15. Sono rimasta colpita dai numerosi commenti di mamme  che “accusavano” queste ragazze di “farlo apposta“, di essere consapevoli dei loro atti e di consegunza, di essersela cercata. Io da donna, da (ex) ragazza e soprattutto da mamma, non sono daccordo. Certo, non le reputo innocenti del tutto. Però mi chiedo: cosa facciamo noi per aiutarle nella prevenzione? Cosa fanno le istutuzioni? Cosa fa la scuola? Quanto queste ragazze sono davvero informate?

Non sarebbe cosa buona approfondire il tema e intensificare le lezioni di educazione sessuale? E non parlo di infilare un preservativo su una banana davanti alle risate soffocate di adolescenti con ormoni a mille. Parlo di corsi e interventi su cosa significa far sesso responsabilmente. Su cosa significa rimanere incinta a 13, 14, 15 anni oggi (e non solo per le condizioni economiche). Cosa significa la gravidanza, il parto, l’allattamento, l’impegno del far nascere un figlio e poi farlo crescere. Cosa significa poi mantenerlo, rimanere a casa e dovere trovare un asilo nido.

Cosa significa crescerlo in due a quell’età, o al contrario essere da sola. Quali sono realmente gli aiuti a disposizione, quali sono i diritti e i doveri di una mamma adolescente.

Cosa significa una gravidanza per il corpo di una quindicenne.

Quali sono le alternative?

Infine. A tutte le mamme vorrei fare una sola domanda: e se fosse tua figlia?

 

 

 

By elise, 12 Febbraio 2015
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