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E se perdo il doudou?

  • 17 Giugno 2015
  • By elise
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E se perdo il doudou?

Il doudou è una cosa seria. Con lui non si scherza mica. Certo, non tutti i bambini ne scelgono uno. Ci sarà chi userà il succhietto, chi preferirà un panno, un telo, chi il pollice rassicuratore, chi un cotton fiocco (ogniriferimentoèpuramentecasuale e NO non sto parlando di me!) o chi invece non vorrà proprio nulla.

 

Il doudou di Poussinou non potrete non conoscerlo. Da queste parti è una vera celeb, anzi, un socialite che fa tanto figo. Si chiama Monsieur Patate, Patate per gli amici. Poussinou odia gli appellativi e altri titoli pomposi. Al diavolo i Dottor, Dottoressa, Eggreggio, Ingegnere e Gentilissima (che poi ogni volta che me lo scrivono rischio di rotolare sotto la sedia. Io? Gentilissima? Questo è tutto da vedere…)

Patate ha pure una pagina Facebook. Fate un po’ voi. E’ un po’ anonimo, un po’ bruttino, un po’ beige, un po’ marrone, un  po’ di uno strano colore indefinito e soprattutto ha UN ODORE TUTTO SUO. Sa di bébé, di saliva, di mani unte dall’olio, di focaccia, di crema, di letto, marciapiede e asfalto.

Ha rischiato la vita parecchie volte e ha già in quasi tre anni subito tutta una serie di operazioni a cuore aperto. Il Dottor Sheperd non essendo mai disponibile ho fatto io. Ringraziate tutti uno ad uno che non mi sia mai venuto in mente di studiare chirurgia!

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I doudou sono una cosa seria. Altroché. Ed è i nutile sceglierli per i bambini. Per Poussinou avevo scelto un delizioso  coniglietto rosa a fiorellini, abbinato ad un suo outfit (a ripensarci ho ancora gli occhi a cuore..) ma niente. E’ tutto inutile. Sarano loro a scegliere loro. Si sceglieranno a  vicenda. E lei ha scelto questo strano pupazzo regalatosi da un’amica di famiglia. Un colpo di fulmine e basta. E’ una cosa unica.

 

Talmente unica che oramai quando affidiamo nostra figlia a noni, zii, amici o altro una sola raccomandazione: potrà succedere di tutto. Puoi dimenticarti di qualcosa. Puoi lasciare il cappellino in un bar, puoi dimenticarti pure di darle da mangiare…. ma se dimentichi o perdi Patate, fai in modo di essere scappato alle Fidji prima del mio ritorno.

Ho fatto come mi hanno consigliato in molti. Ho cercato di trovarne una copia per sicurezza. Per correre ai ripari in caso di tragedia. Ma il fatto che fosse un regalo, il fatto che fosse stato comprato in una boutique con piccoli brand di nicchia hanno fatto si ché di Patate 2 il ritorno neanche l’ombra. Ho anche piazzato la sua foto su Google per fare una ricerca per immagini. Niente. Nulla. Nada.

 

Per IL BAMBINO, affettuosamente chiamato BébéBjunior, oppure L’Altro, dobbiamo pensarla bene.

A pensarla bene in realtà non sono stata io ma Francesca, super mamma che, dopo la nascita dei suoi due bambini ha deciso di lanciare la linea di abbigliamento per piccoli da 0 a 6 anni: Bea Barthes.

Una linea che affeziono particolarmente per il suo stile inconfondibile fatto di tessuti di qualità, materiali ideali per la pelle delicata dei bambini nonché per i loro movimenti tutt’altro che delicati. Disegni, stampe un po’ bon ton, e articoli tutti artigianali. Una selezione non troppo ampia per bambini che non saranno “vestiti come tutti gli altri”.

Una linea in vendita online per mamme che non hanno sempre il tempo (purtroppo) di aggirarsi per negozi.

Carino mi direte voi ma cosa c’entra con i doudou?

Arriva: “Se mi perdo” un innovativo sistema creato per ritrovare il bambino con un tap.

Come funziona? Vi è mai capitato di perdere dieci anni di vita smarrendo vostro figlio tra le corsie del supermercato, tra gli scaffali di una libreria, in spiaggia o al mercato?

Se mai il vostro bambino dovesse rientrare nella categoria dei piccoli esploratori, basterà scegliere da Bea Barthes un capo dotato dell’etichetta “Se mi perdo” dotata di chip NFC e codice QR, bella in vista su un bordo esterno della maglietta, della giacca, sulla tasca dei pantaloni oppure sul costume da bagno, in vista delle imminenti vacanze al mare e delle spiagge affollate!

Al momento dell’acquisto del capo verrà effettuata una registrazione inserendo i propri recapiti, che verrano poi resi visibili su una pagina web dedicata quando l’etichetta sarà letta da uno smartphone. In questo modo, chiunque troverà il bambino, potrà con tattare immediatamente i suoi genitori.

Inoltre, nel momento in cui uno smartphone verrà avvicinato al chip NFC oppure inquadrerà il codice QR, il genitore riceverà una e-mail con la posizione esatta del bambino su mappa, geolocalizzato.

Il servizio ha un costo di attivazione di soli 5 euro, incluso il canone di abbonamento per un anno. Dal anno successivo potrà essere rinnovato al costo di 2,50 euro.

Sono una  cattiva madre se ammetto di aver pensato prima al doudou piuttosto che a mia figlia?

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Poussinou non essendo troppo “esploratrice” (e meno male), questo servizio secondo me può essere UTILISSIMO in  caso di doudou smarrito. Il “eh pazienza” nel caso non è contemplabile nella nostra famiglia. Ci state voi poi a fare una notte in bianco con un Poussinou inconsolabile???

Per BébéBju abbiamo cercato di giocare d’anticipo. Adottando in famiglia un nuovo simpatico pupazzetto dotato di etichetta “Se mi perdo”.

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La  nuova sfida ora, sarà di farlo adottare pure a lui. Per ora, a fare lui da cicerone in casa è stato il veterano Patate. Aspettando il piccolino il pupazzo  battezzato temporaneamente BéBé Ju dorme con noi, in modo da impregnarsi del nostro odore, cosa rassicurante per i piccolini.

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Sicuramente poi, a pochi mesi dalla nascita, IL BAMBINO deciderà che al doudou preferisce un succhietto… lo vedo grosso come una  casa…

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By elise, 17 Giugno 2015
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