Siamo entrati anche noi nel giro. Quello delle feste di compleanno. Siamo finiti nel limbo. In quel lasso temporale in cui i figli iniziano ad avere una vita sociale più movimentata della nostra.
“Tesoro week end prossimo che si fa? Andiamo finalmente a vedere la nuova Darsena? Andiamo al Mercato Metropolitano? Oppure andiamo a prendere un po’ di aria condizionata (con 30 grandi all’ombra è una proposta mica male) all’Ikea così prendiamo un po’ di cose per la casa?”
“Eh no… domenica c’è la festa di XXX. Dobbiamo anche pensare a prendere il regalo tra l’altro. Andremo Sabato. Ah… week end dopo è XXX2 che fa il compleanno.”
Ma possibile che a tre anni conoscano già tutta questa gente? E noi abbiamo pure evitato il nido. Non oso pensarci. Anzì… solo al pensiero del primo anni di asilo che ci viene incontro mi sale già l’angoscia.
Compleanni e sconforti. Durante il week end siamo partiti in missione “regalo di compleanno per il cuginetto”. Ho scoperto a mio malgrado che nulla al mondo mi mette più in crisi dei giocattoli da maschio. Io che odio pure chiedere aiuto ai commessi ho dovuto abdicare lanciando la patata bollente a Lui: “no dai chiedi. NON CE LA FAREMO MAI” prima di partire in un monologo disperato e senza fine sulle solite note di “ma ti rendi conto, anche noi avremo un maschio, un MASCHIO…. no io queste cose non gliele compro… NO NO E NO anzì ora vado con Poussinou a vedere bambole, Barbie, Lego e giocattoli di legno (strano ma vero nei grandi magazzini dedicati ai giocattoli non c’è ombra di giochi in legno…) che mi riprendo un attimo“.
Sapete cosa? Niente è stato pure peggio. Ho scoperto che i giochi per i bambini sono davvero peggiorati. Robot e giocattoli violenti per i maschietti, robe glitterate e fucsia per le bambine… ma davvero??? Siamo ancora a questi livelli?
In tutto ciò il count down è pure partito. Il count down all’evento dell’anno, ossia il compleanno di Poussinou. L’unico giorno dell’anno in cui mi trasformo i party planner, cake designer, e chi più ne ha più ne metta.
Il tema è già stato stabilito mesi fa. Quest’anno andremo di tema francese bon-ton a ritmo di righe marinières & co.
Lui mi ha dato dell’egoista sostenendo che oramai il tema come minimo dovrebbe sceglierlo la festeggiata. Touché. Eppure dai. Le mie idee non erano mica male. Il party brasileiro dell’anno scorso in pieno periodo Mondiali è piaciuto pure un sacco.
Riunione di famiglia. Io Lui Poussinou e bébéBjunior che chiaramente da il suo voto a me per ora.
Io: bene Sophia cosa ti farebbe piacere per il compleanno quest’anno?
Poussinou: palloni gialli
Io: Mmh il giallo? ma giallo proprio giallo sei sicura?
Lui: sì ma vuoi scegliere un personaggio? Non so tipo Peppa o…
A quel punto ho deciso di fulminarlo con lo sguardo. Va bene tutto… ma Peppa? PEPPA???
Cioè come uccidere un’idea di festa bon ton in un nanosecondo.
Per mia fortuna Poussinou ha deciso di snobbare la maialina (grazie al cielo) e di optare per Minnie. Minnie… pois… va beh dai ci potrebbe pure stare.
Dopo un quarto d’ora di trattativa siamo giunti ad un accordo. E Minnie sia, ma in versione parigina.
Poussinou ha ritirato fuori la puntata di Minnie a Parigi. OTTIMO. Mettiamoci sotto.
Lui mi ha tassativamente VIETATO di occuparmi della torta come negli anni precedenti. Ho cercato di protestare per un po’ ma mi ha zittito con frasi del tipo “sei incinta, arrivano pure parenti, tanti amici, quest’anno fa troppo caldo, e bla bla bla…”
Ho cercato di tirare fuori argomenti vincenti tipo i prezzi delle torte in pasta di zucchero a suon di “secondo te perché volevo farle io a tutti i costi???” ma poi il flop dell’anno scorso mi ha riportato i piedi a terra. Se dobbiamo tenere in ostaggio brava gente per un paio d’ore o più quanto meno cerchiamo di offrire loro una torta decente.
Ho quindi scelto di buttare tutte le mie energie sul regalo(i) per il nostro Poussinou quasi treenne.
Lego Duplo & Janod venite a me. Santo Amazon prega per noi.
