Ogni venerdì sera la stessa cosa:
“Quindi domani ci svegliamo presto ok? Così al mattino spesa, poi mercato, poi Sophia dorme presto, poi andiamo in centro, torniamo, bagnetto e si va a Milano”.
“Sisi ci sto”.
Sì. Come non detto.
Alle 10.21 apro un occhio. Afferro il cellulare (maledetta dipendenza dalla tecnologia). Sveglio Lui (per farmi il caffè). Occhiata ai social. Le mie amiche/colleghe/amiche-e-colleghe blogger hanno già fatto tre mila foto, selfie, spesa, biscotti con i bambini, preparato pranzo e pure la cena e pubblicato già cinque post nonché le foto dei loro look.
Poso il cellulare.
Poussinou ci chiama. Ore 10.37. Io e lei nel letto abbiamo già canticchiato in loop le sigle di Peppa Pig, Peter Pan, Olivia e pure la Principessa Sofia bevendo latte e caffè rigorosamente a letto.
Ore 11.30. Tra una puntata e l’altra di Masha e l’orso la trascino in bagno per vestirla.
Sono le 12 e come al solito il nostro programma del fine settimana è andato in fumo. Fuori piove, il cielo è grigio. In casa regna il buio e l’umidità è sovrana (inutile fare il buco tanto non asciuga. Il ragionamento fila no?)
Allora mandiamo gli impegni a quel paese e ci mettiamo a cucinare madeleines. In un attimo la casa è invasa di quel profumo che sa di dolcezza, di infanzia. Dei compiti dopo la scuola, sul tavolo della cucina. Della merenda con dolcetti e tè zuccherato. Del bacio della nonna. Di capricci e risate. Il cucchiaio di legno e la pentola che bolle. Vaniglia e limone. Madeleines e caffè.
Oggi ho voglia di calore, di abbracci, di tessuti soffici e di outfit comfy.
Come quelli della nuova collezione Oysho:
Poussinou invece ora, dall’alto dei suoi 2 anni quasi e mezzo, è più che pronta per il suo primissimo paio di UGG®
Con l’arrivo precipitato dell’autunno (quello vero) e dei primissimi freddi, UGG® Australia pensa ai più piccoli unendo comfort e stile nei suoi leggendari boots. L’iconico Caden con l’interno in montone per essere abbinati a tutti i look possibili e immaginabili, e il modello Purl, in morbida maglia con bottoncini laterali, nella variante Ivory o Baby Pink.
Ora invece dovrò abbandonare pc, cucina e abiti comfy per preparare la mia serata. Questa sera si va al Teatro Nazionale per il Musical di Dirty Dancing e non vedo l’ora.
Sono sovraeccitata. Sono come una bambina. Anzi sono ritornata bambina. Un po’ come le madeleines, Dirty Dancing mi rimanda alle mie vacanze da ragazzina. Al film visto in loop e quasi “in segreto” da sei cugine tutte femmine, tutte innamorate del bel Johnny, tutte esaltatissime e affascinate da questi “balli proibiti”.
Mi rimanda all’adolescenza. Dove il ballo del “Gran finale” con tanto di “porté” lo si faceva con la migliore amica, e non più con la sorellina. Sì. Esiste anche un video (di neanche tanti anni fa) nel quale calo i panni di Baby in un ballo con la migliore amica finito tragicamente in una mega caduta sul tappeto. No. Non lo avrete mai. Manco sotto tortura.
Quella stessa migliore amica (a cui presto dovrò un post) che per i miei 30 anni ha organizzato una serata “solo-io-e-lei-uomini-costretti-a-fare-da-baby-sitter-per-una-sera”. Una serata a Teatro. Per il musical di Dirty Dancing (appunto).
Ora vi lascio. Mi rimane ancora da fare: piega, unghie, trucco, e look anni ’80 da trovare.
#celapossofare
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sah
11 Ottobre 2014non vedo l’ora! <3
elise
11 Ottobre 2014<3
Marina da mamma a mamma
13 Ottobre 2014Ciao, ti ho nominata per il Top of the post del blog MAM 🙂
http://mammaaiutamamma2014.blogspot.it/2014/10/top-of-the-post-13-ottobre-2014.html