in Figli

Alle 2.53 tu sei nata

  • 2 Luglio 2018
  • By elise
  • 0 Comments
Alle 2.53 tu sei nata

Alle 2.53 tu sei nata. In piena notte con un cielo colmo di stelle, sei venuta al mondo. In un pigiamino a righe rosa, avvolta e fasciata bene bene con una copertina rosa (una carissima copertina rosa). Avevi le guance rosse e gli occhi un po’ gonfi. La testa un po’ a pera ed eri bellissima. Alle 2.53 tu sei nata con tante persone che facevano il tifo per te, lì dietro una porta. Con il resto d’Italia che vedeva vincere la Spagna. Mentre noi non potevamo sognare vittoria più bella.

Alle 2.53 tu sei nata. Hai fatto di me, una mamma, di tuo papà, un papà. Si dice che prima, genitori lo si è già. Non è vero. Noi lo siamo diventati quella notte là. Alle 2.53 tu sei nata e da lì tutto è cambiato. Ci sono stati fiori e ancora fiori, un anello bello bello e tante fotografie. Ci sono stati parenti e amici.

Alle 2.53 tu sei nata. Dopo tanti messaggi, tanti “ancora nulla”, tanti via vai di infermieri, ostetriche e dell’anestesista, mio nuovo miglior amico nonché quello della mia famiglia, che veniva anche solo per dare notizia a tutti coloro impazienti dietro alla porta bianca.

Alle 2.53 tu sei nata. Con litri di accqua spruzzata da tuo papà per aiutarmi a sopportare il caldo, facendomi rischiare di annegare in un mare misto acqua e lacrime.

Il 2 luglio 2012 alle 2.53 tu sei nata.

Io non avevo ancora un blog, ed avevo Instagram da pochissimo (la mia prima foto infatti era quella di un pancione in primissimo piano con tanto di discutibile filtro. Non ci sono stati scatti pensati e riflettuti, solo fotografie scattate con amore, e tanta felicità nel cuore.

Hai avuto la fortuna dei numeri primi. Le attenzioni, il meravigliarsi per tutte le prime volte. Il primo pannolino, il primo body minuscolo, quello a scaldacuore che tutt’oggi mi fa tanta tenerezza. Il primo lettino, la prima cameretta. Il primo compleanno, tutto per te.

Oggi sono passati sei anni da quella notte incredibile in cui siamo passati da tutte le emozioni. Dalle risate alle lacrime, con qualche imprecazione qua e là nel mentre, lo devo ammettere. Sei anni in cui tu sei cresciuta e hai imparato tanto.

In questi sei anni hai imparato a tirarti su, a sederti. A rigirarti da sola. A tenerti in piedi. A star in piedi sculettando e ballando a ritmo. Hai imparato a camminare.

Hai imparato prestissimo a parlare. In entrambe le lingue. A dire nome, cognome e indirizzo. E subito dopo anche a “leggere” ESSELUNGA (un nome una certezza, quella del frigo pieno).

Ti sei scelto un compagno di vita. Un doudou, un amico speciale. Patate. Che hai portato ovunque e rischiato di perdere in numerosi parti del mondo.

Hai “imparato” l’amicizia poi con amici veri.  I primi compagni di gioco, il primo grande esempio, tuo cugino che ami tanto.

Hai imparato a mangiare, come i grandi, a fare l’aperitivo, a brindare con e come mamma e papà.

Hai imparato a lasciarci piano piano. Per andare dai nonni o a dormire da Mamie. Per poi iniziare il tuo percorso alla scuola materna.

Hai imparato ad andare in bici. O meglio, quasi.

Oggi compi sei anni.

Sono tante, davvero tante le cose che hai imparato, e tante ancora tante, le cose che imparerai.

Ancora devi imparare ad andare in bicicletta senza le rotelle. A mangiare la frutta, quella vera che-ti-fa-bene. A nuotare.

Sono tante le cose che imparerai a scuola, quella dei grandi, dove entrerai a settembre.

Ma sono tante quelle che dovremmo insegnarti noi, mamma e papà.

E per questo ti dico grazie. Grazie di fare della nostra vita una sfida.

Grazie per ogni sorriso (soprattutto quelli sdentati degli ultimi giorni). Grazie per ogni abbraccio, mai scontato (non sei una grandissima dimostratrice di affetto e ogni tuo gesto ne è solo più sincero). Grazie per ogni risata. Grazie per ogni critica. Grazie per ogni grazie.

E grazie per essere venuta fuori così curiosa, così interessante, così perfezionista, così perfetta ai miei occhi.

Alle 2.53 il 2 luglio di sei anni fa tu sei nata e io ricordo ancora ogni singolo momento di quella notte magica.

By elise, 2 Luglio 2018
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Social Networks
About Me
Colleziono borse, a mano o sotto gli occhi. Le marinière sono la mia Madeleine de Proust e il tulle una filosofia di vita!
Seguimi su Google+
Pinterest
Contatti

Per info e/o collaborazioni, scrivete a Fulvio Aniello

Per contattarmi personalmente, scrivete a Elise Lefort

Instagram API currently not available.