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Cosa mettere nella valigia per l’ospedale

  • 19 Febbraio 2019
  • By elise
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Cosa mettere nella valigia per l’ospedale

Terzo figlio, terza valigia per l’ospedale. Questa volta fatta tardi. Molto tardi, ma meglio tardi che mai giusto? In questo post cercherò di essere il più precisa possibile perché anche se ammetto di essere disorganizzata e sempre di corsa, essenso al terzo figlio in realtà ho ben presente in mente quello che mi servirà e quello che invece sarà piuttosto obsoleto.

 

Borsa per l’ospedale: l’occorrente per le mezze stagioni per la mamma

Sophia è nata il 2 luglio (prevista il 25 giugno), Jules è nato il 16 ottobre (previsto il 23). Questa volta la mia DPP (data presunta del parto) è il 20 marzo. Una data che mi piace tantissimo, anche se so già che sarà difficile azzeccarla (vorrei sapere quante hanno avuto il bambino il giorno stesso della data presunta… chissà se capita sul serio!)

Sarà quindi un parto piuttosto primaverile, e anche se il tempo è per ora un’incognita, per ora il meteo lascia ben sperare. E poi diciamolo, in ospedale il clima è tutto a sé essendo rinfrescato in estate, riscaldato in inverno. Perciò possiamo dire tranquillamente che potrete usare questa lista per tutto l’anno (almeno quella dedicata alla mamma, per il piccolino potranno esserci alcune varianti).

Valigia per l’ospedale: cosa serve alla mamma

Iniziamo con le cose FONDAMENTALI:

  •  Una borsa di tela con la vostra cartella completa di tutte le ecografie e gli esami fatti durante i nove mesi della gravidanza. Esami del sangue, ecografie di crescita, risultati della curva glicemica, tampone vaginale e rettale, ecc.
  •  Una camicia da notte pratica con maniche corte oppure una t-shirt extra large comoda per il parto. L’importante è che abbia le maniche corte e non strette, che sia abbastanza scollata, o meglio, aperta sul davanti per facilitare il “pelle a pelle” con il piccolo appena nato, e che non sia troppo “delicata” in modo tale da poterla lavare anche ad alte temperature dopo il parto per eliminare le macchie. Io dopo un po’ di riflessione ho scelto di partorire con la mia “Zazi camicia” di cui vi avevo parlato qui.
  • Pigiami o meglio, completi “homewear” per la degenza in ospedale. Sinceramente, potendo ricevere visite da un momento all’altro, non mi andava di stare in pigiama. Ho sempre optato per leggings e camicie in modal (morbidi e confortevoli, non si stropicciano). Consiglio vivamente i pigiami di Intimissimi in quanto sono davvero molto morbidi, così come i loro leggings (che mi hanno salvata dopo il cesareo). Ma anche i pigiami di Envie de Fraise, perfetti per allattare e molto gradevoli alla vista. Il sito francese propone anche alcuni “kit gravidanza“, uno con un abitino ideale per l’allattamento, una gonna matita con fascia ideale sia pre che post parto, una maglia per l’allattamento e un leggings, l’altro con un paio di pantaloni morbidi, una maglia per l’allattamento e un cardigan lungo che potrà sostituire alla perfezione la classica “vestaglia” richiesta in ospedale.
  • Scarpe comode da indossare per la degenza in ospedale. Come già detto qui sopra, personalmente volevo essere a mio agio in ospedale, e le mie comodissime e pelosissime ciabatte di casa forse avrebbero potuto mettermi a disagio. Il mio consiglio? Un paio di slip-on facili da infilare, magari anche in piedi senza per forza dover usare le mani. Anche questa volta ho infilato in borsa un paio di Rivieras. Perfettamente adatte e molto carine.
  • Ciabatte per la doccia. Infradito o ciabatte leggerissime e di gomma da usare solo nella doccia.
  • Scottex. Molto scottex. Durante il corso preparto, ci avevano consigliato di usare lo scottex, o meglio, una carta casa per il bidet, così da non macchiare troppo un asciugamano. L’ultima volta io l’ho usato anche per ricrearmi un tappettino doccia, così da non usare troppi asciugamani né caricare poi troppo la valigia di indumenti da lavare. Molto meglio la carta usa e getta.
  • Asciugamani in microfibra per la doccia. Sempre per l’argomento doccia io consiglio vivamente di portarsi un asciugamano in microfibra per asciugarsi. La microfibra essendo un fantastico alleato salvaspazio! Ve lo dice una che per il primo parto aveva infilato un ingombratissimo telo per la doccia..
  • Mutande di rete. Gli ospedali consigliano anche quelle di carta ma a mio avviso quelle di rete sono davvero molto più pratiche (specialmente in caso di un aventuale cesareo)
  • Assorbenti post parto. Quelli più grandi, o meglio, lunghi. Non i classici assorbenti per la notte, ma quelli un po’ più grandi.
  • Prodotti in mini taglie salva spazio. Io ho sempre usate le “cialde” di Sephora, monodosi per la doccia, e campioncini o altre mini taglie per la crema viso ecc.

Resto dell’occorrente per la madre

  • Qualche coppetta assorbilatte. Non comprate nessun reggiseno di allattamento prima del tempo perché ancora non potete sapere come e se aumenterà il seno con la montata lattea. Consiglio qualche brassiere in microfibra, (due/tre) nelle quali infilare poi in caso di montata lattea, la coppetta assorbilatte. Vero che il latte ci impiegherà forse un po’ ad arrivare, ma il colostro macchia! potreste rischiare di avere le vostre maglie macchiate di giallino! Io in valigia ho infilato quelli di MAM.
  • Caricabatterie del cellulare. Meglio precisarlo!
  • Qualcosa da sgranucchiare durante il travaglio. Frutta secca per esempio, qualche mandorla oppure delle albicocche secche per far il pieno di energia. E qualcosa per il papà, così da ingannare l’attesa ed evitare eventuali svenimenti da troppo stress, stanchezza ed emozione!
  • Un quaderno per annotare le contrazioni, per prendere appunti, per scrivere le proprie prime impressioni… Io questa volta porterà il mio Moleskine Passion: il Baby Journal di Moleskine creato per seguire i nove mesi della gravidanza, il ritorno a casa ma anche il primo anno del bambino. Molto pratico, vi sarà di grande compagnia ma anche di grande aiuto!

valigia borsa ospedale valigia borsa per l'ospedale

 

Valigia per l’ospedale: cosa serve per il bambino

IMPORTANTISSIMO: l’ordine. Sì forse lo dico più per me che per voi… Ma in quel caso una borsa perfettamente ordinata faciliterà la vita a voi e alla persona che dovrà trovare i primissimi indumenti da far indossare a bebè dopo la nascita (come dire… voi sarete leggermente impegnate…)

Gli ospedali consigliano di riporre ogni cambio (uno per ogni giorno) in sacchetti con il nome del nascituro.

Io ho sempre usato i sacchetti alimentari Ikea. Utilissimi, e perfetti per l’occasione (e mi sto rendendo conto ora mentre scrivo, che non li ho mai usato per altro…)

  • Body – tutina – cappellino e prima copertina per la nascita. Anche se partorirete a luglio (come nel caso della mia “prima volta” sarà meglio optare per una tutina a maniche lunghe e con i piedini. La prima tutina dovendo riparare il neonato dal freddo… sarà appena uscito dal nido confortevole e dalla temperatura perfetta che lo avrà cullato per nove mesi. Io come primo body ho sempre optato per un body a maniche 3/4, con chiusura a “portafoglio”, chiuso sul davanti. Più pratici da infilare e togliere. Una tutina “lunga” di cotone (di caldo cotone, velluto o ciniglia se il bambino nasce nella stagione fredda) e un cappellino di cotone. Importante la prima copertina per avvolgere il neonato. Meglio se di cotone delicato. Io personalmente ho scelto una copertina di cotone, ma anche uno swaddle, un telo di mussola, più leggero e confortevole.
  • Altri 3/4 cambi per la degenza in ospedale. Io tendo sempre a metterne qualcuno in più. La nostra bambina dovendo nascere a marzo, ho scelto dei pigiamini e tutine in cotone, e body a maniche corte. Ho portato un altro cappellino nel caso servisse ma in realtà nascita a parte, i cappellini non vengono usati durante la degenza.
  • Uno o due bavaglini. Non serve esagerare.
  • Un asciugamano. Per il primo bagnetto e i vari cambi. Assieme all’asciugamano, io porto sempre due/tre teli in mussola di cotone, anche per gli eventuali cambi del bambino.
  • Un completino per il giorno del rientro a casa, adatto alla stagione. Io ho scelto un body a maniche corte chiuso sul davanti, un paio di leggings, una camicetta a maniche lunghe, un cardigan in calda maglia di cotone, una cuffia in calda maglia di cotone. A seconda della stagione, prevedere un sacco nanna per l’ovetto (ne riparlerò presto, ma lo sapete vero che per portare a casa il bambino dall’ospedale servirà l’ovetto e non la navicella?)

Inutile ingombrarvi invece con troppi prodotti per il cambio e con i pannolini, tutto il necessario per cambio e bagnetto essendo normalmente fornito dall’ospedale. Ma controllate prima chiamando la struttura scelta.

valigia per l'ospedale valigia borsa per l'ospedale

 

 

By elise, 19 Febbraio 2019
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