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Cosa non deve mancare nella valigia per l’ospedale: tips per mamma e baby

  • 19 Febbraio 2021
  • By elise
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La borsa maternità per l’ospedale è sempre un’incognita. E questo che tu sia al primo, secondo, ma a volte anche al terzo figlio. Borsa, che diventerrà ancora più importante nel caso di parto durante l’emergenza sanitaria. In questo periodo infatti, è fondamontale fare in modo di avere tutto a portata di mano, papà e famigliari non potendo venire a farti visita.

Ne abbiamo parlato con Elise di Maison Léon in occasione di una delle nostre dirette Instagram FRENCH PILLS.

Valigia per l’ospedale: gli errori più comuni

Pigiama, o camicia da notte non comode. Alle prime armi, con l’inesperienza si rischia di portare camicie da notte o pigiami non adatti e quindi scomodi. Per il primo parto avevo portato per il momento del parto una camicia da notte mini mini, diventata decisamente troppo corta con il pancione. Presa dall’entusiasmo, avevo invece comprato camicie da notte bellissime alla svendita di un brand di lusso. Ovviamente da evitare!

Troppi reggiseni di allattamento. La montata lattea può essere davvero molto diversa da una donna all’altra ma anche da un parto all’altro. Una spesa inutile. Opta invece per qualche brassiere in microfibra o top elasticizzato. Comprerai eventuali reggiseni una volta capito come “reagirà” il seno con la montata lattea. Ottimi quelli di Envie de Fraise e H&M.

Borsa per l’ospedale: i nostri tips

Fare due borse: Meglio due borse di media dimensione, piuttosto che una borsa sola, troppo grande, piena, e ingombrante. (Pensa al primissimo cambio di bebè. Deve essere facilmente accessibile a te, al papà o all’ostetrica).

Sacchettini facilmente individuabili per suddividere. Questo per i vari cambi del bambino ma anche per il necessario

La panciera in caso di cesareo. Ci sono due scuole di pensiero riguardo alla panciera. Chi la consiglia, e chi no. Io ed Elise, avendo avuto entrambe un cesareo per uno dei nostri figli abbiamo avuto due esperienze molto diverse. In Francia, le è stata fortemente consigliato per aiutare il proprio corpo a rimettersi in tempo, e stare meglio. A me, in Italia, era stata sconsigliata in quanto potrebbe rallentare la ripresa dei muscoli addominali. Io essendo un tantino fissata con gli addominali ho voluto provare ad evitarla. Ho fatto bene? non solo so. La verità è che in effetti, ho messo tempo a sentirmi meglio. Un po’ perché psicologicamente e di conseguenza fisicamente il cesareo mi ha fatto star male. Ho letto testimonianze di riprese express grazie alla panciera quindi non saprei. Molte la consigliano, anche solo per alleviare il dolore.

Per le cicatrici eventuali: sempre in caso di cesareo, Elise consiglia la crema Avene Cicalfast da usare due/tre volte al giorno per la cicatrice.

Nel caso di un’episiotomia invece, vi consiglio ciò che mi era stato consigliato in ospedale: Vea Bua Spray. Una bomba. Sollievo assicurato.

Sacchetti per eventuali vestiti/pigiami da lavare. Un dettaglio, forse, al quale non pensiamo sempre per forza, eppure fondamentale.

Prepararsi ad ogni eventualità. Durante la gravidanza, si tende inevitabilmente a farsi un bel po’ di film su quello che sarà il momento del parto. Eppure, la vita può sempre essere imprevedibile. Piano del parto o no, non sempre le cose vanno come le abbiamo previste. Ne so qualcosa io che ho avuto un primo parto indotto, un cesareo d’urgenza e infine un VBAC con ventosa, che avrà di seguito ad un piccolo problema, rallungato la nostra permanenza di quasi 10 giorno in ospedale.

Meglio non partire prevenute e tenersi pronte, nel caso.

Borsa maternità: l’occorrente per il bebè

Abbondare leggermente. Solitamente le liste fornite dai vari ospedali indicano di prendere lo stretto necessario. 3/4 body e altrettanto tutine. L’incognita però è sempre dietro l’anfolo e non potendo sempre prevedere di quanto sarà la degenza, il nostro consiglio è di non farsi cogliere impreparati. Anche perché, al di là della lunghezza della permanenza in ospedale, si sa, fin dalla nascita… i bambini si sporcano eccome!

Per quanto riguardano le tutine, meglio sceglierle con i piedini. I bambini disperdono calore dalle estremità. Meglio coprire bene i piedini e pensare pratico. Sotto la tutina, optare per body rigorosamente di cotone, o in materiali e fibre naturali. Il nostro consiglio? Scegliere sia body e tutine con chiusure incrociate, o quanto meno, per le tutine, chiuse sul davanti. Questo per facilitarvi con la vestizione dei bambini nei primissimi giorni.

Cappellino: i cappellini sono fondamentali, e il bebè lo indosserà sin dai suoi primissimi istanti di vita. Poi diventerà più o meno necessario a seconda dalla stagione. Mia figlia nata a luglio ha indossato il cappellino alla nascita, il giorno dopo ne abbiamo fatto a meno. Occhio però all’eventuale aria condizionata nei vari ambienti dell’ospedale, e specialmente agli sbalzi di temperatura all’uscita.

Il nostro consiglio: preferire la cuffietta al cappellino. Sì, vero, può soprattutto sembrare una scelta di stile, la cuffietta è adorabilmente retrò, ma può essere anche più pratica in quanto essendo allacciata sotto il mento evita che si sposti, che cada, e copre meglio le orecchie.

Io tutt’ora sceglgo la cuffietta per mia figlia di quasi due anni. Molto più pratica del cappellino che viene sempre perso, e che cade nel cappuccio del piumino.

Spugne: Teli accappatoi per il bebè. Sono più avvolgenti e comodi da usare. Parliamo dei famosi teli con l’angolo per la testolina. Approvatissimi!

Copertina o sacco nanna? In Italia tendono ad usare la copertina, in Francia prediliggono il sacco nanna, più sicuro. La copertina, in maglia di cotone, in lana o ancora più delicata, in mussola di cotone anche doppia a seconda della stagione, viene richiesta in Italia durante il parto, per avvolgere il bebè appena nato. Se scegli la copertina per i primi giorni, attenzione, va SEMPRE messa a tre quarti, sotto le braccia del bambino e incastrata sotto il materasso per evitare che si sposti sulla faccia del piccolo e che rischi di soffocare.

Trousse con il necessario per l’igiene. Prodotti naturali e il più delicati possibile. In ospedale spesso troverete già tutto l’occorrente al bisogno. Meglio però avere una piccola scorta personale (da usare anche in camera) di prodotti naturali e delicatissimi per la pelle dei neonati. Uno dei tips di Elise dato da un’ostetrica: anche un semplice olio di oliva sarà perfetto per idratare la pelle di bebè… più naturale di cosi?!

Doudou. Non sempre necessario ma utile e tenero. Chissà poi che diventi proprio lui l’oggetto transizionale di bebè e il suo miglior compagno di gioco?

Fasciatoio portatile da viaggio. Comodo, tascabile. Super comodo quando non si riesce sempre a recarsi al nido. In caso di cesareo per esempio o vari intoppi, sarà meglio essere pronti al cambio in camera. Il fasciatoio portatile permette anche di poter cambiare bebè ovunque garantendo igiene e comfort.

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Borsa maternità per l’ospedale: l’occorrente per la mamma.

Camicie da notte e pigiama per la degenza. Sempre come detto sopra, meglio tenersi pronte ad ogni eventualità. Importante optare per camicie da notte comode, ampie, e aperte sul davanti. Non solo in caso di allattamento, ma anche per il pelle a pelle, che rassicura mamma e bambino.

Con il cesareo mi sono trovata meglio con il pigiama, scoprendo quindi solo la pancia per i controlli periodici con infermieri e medici. Occhio però all’elastico. Personalmente approvo tantissimo i leggings in modal di Intimissimi con l’elastico piatto e ultra morbido. L’unico paio che riuscivo ad indossare con la cicatrice. Tant’è che ho fatto la scorta, e li metto tutt’ora perché comodissimi.

Pigiama che ho quindi portato per il terzo parto, da alternare alle camicie da notte perché appunto, sarebbe stato un VBAC perfetto e semplicissimo! E invece… dovendo purtroppo convivere parecchi giorni con un catetere, ho dovuto rimandare mio marito a far scorta di camicie da notte. Lunghe… LUNGHE LUNGHE.

Stessa cosa per la vestaglia. Meglio sceglierla lunga, anche per passeggiare nei corridoi.

Il nostro tips? Scegliere camicie da notte, pigiami e vestaglie belle, comode ma anche esteticamente piacevoli. Perché sì, probabilmente vorrai farti qualche foto. Sceglili possibilmente in tinta unita, o con fantasie facilmente abbinabili. Il mix and match è perfetto perché sarai forse costretta a cambiarvi parecchio.

H&M, Envie de Fraise e Oysho hanno cose perfette e carine. Anche Asos Maternity.

Cuscino di allattamento, ed eventuale crema per i capezzoli. Coppette assorbilatte, e coppette in argento, perfette per prevenire dal mughetto del bebè! Questo è uno dei super tips che ci è stato dato da una di voi!

Assorbenti per la mamma: in 100% cotone, ma quelli più economici. Mutande a rete, oppure vecchie mutande in cotone, da buttare poi, ovviamente!

Mussole di cotone. Le mussole sono davvero ultra versatili, perfette in numerosi occasioni. Le abbiamo usate per allattare, per il cambio del pannolino, per asciugare bebè (sono ultra delicati per la pelle dei neonati), per pulire bebè, fasciarlo perché no! In realtà, ammesso siano autorizzate le visite, sono molto utili per essere appoggiate sulle persone che vengono dall’esterno e vorrebbero tenere bebè.

Ciabatte! Per la camera, quindi comode, morbide e carine. Necessario anche un altro paio, per la doccia!

Carta casa, o scottex. Per il bidet, ma anche per potersi fare un tappettino per la doccia usa e getta.

Phon. Non si sa mai, appunto (io essendo restata a lungo in ospedale mi è servito).

Trucco. Sì, sì lo sappiamo, è un dettaglio futile… eppure, solleva davvero tanto il morale quando è un po’ altalenante. Ovviamente non serve l’occorrente per il Carnevale di Rio. Bastano un rossetto, o meglio, un balsamo colorato, un blush e un filo di mascara. Quantomeno per fare le prime foto.

L’occorrente per il parto

Una camcia da notte molto ampa, comoda soprattutto. Sarà perfetta anche una T-shirt extra large. O Una camicia da aprire completamente, per potere accogliere bebè sul petto senza nessun intoppo, prima ancora di togliere il cordone.

Nella borsa per la mamma tenere pronto e a portata di mano il primo cambio per bebè, body, tutina, cappellino e prima copertina.

Una cartella con il dossier personale (ecografie, esami, documenti ecc.) Un eventuale taccuino dove annottare le contrazioni (io al primo parto sono stata indotta e mi è stato utile).

valigia borsa per l'ospedale

Cellulare e caricabatterie.

Snack per il travaglio. A me avevano consigliato la frutta secca. Energetica, leggera ma nutriente.

Un vaporizzatore d’acqua. O brumisateur. Aiuta parecchio durante le doglie. Assieme ad un ventaglio. Io a marzo, avevo caldissimo.

Calzini o calzettoni per la mamma. Perché si, spesso, si ha freddo!

Una borsa per il papà! Ebbene sì, sembra una presa in giro e invece… Sarà importante che il papà abbia il necessario per tenere botta. Un travaglio e il parto può molto spesso durare ore. Molte ore. Prevedere snack, bevande energetiche…

Cosa serve per le dimissioni dell’ospedale

Una tutona, tuta ad orsacchiotto, oppure un nid d’ange, sacco da passeggino: alcuni sono pensati per essere usati anche nell’ovetto. Optate per quelli!

Il tips del pediatra francese di Elise: la copertina per la pioggia. In questa situazione di emergenza sanitaria, è sempre meglio proteggere al meglio il piccolo da eventuali virus. Quindi anche per passeggiare nell’ospedale, per andare dal pediatra o alle varie visite, meglio usare il copripioggia del passeggino per proteggere il bimbo nell’ovetto.

ATTENZIONE: ricordiamo che il bambino alle dimissioni, deve essere portato a casa ASSOLUTAMENTE nell’ovetto. Nessuna navicella in macchina! E no, non c’è nessun kit di cinture che tenga.

Partorire durante l’emergenza sanitaria, i consiglio di Elise

Elise ha partorito a Marzo 2020, in pieno lockdown, in Francia. Ecco i suoi consigli: Salviettine disinfettanti (utilissime ora in periodo di Covid, ma sempre utili per disinfettare), mascherine in abbondanza. Dovete pensare di aver tutto il necessario perché si rimarrà chiusi in camera. Allo stesso tempo però, si rimane molto meno in ospedale.

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By elise, 19 Febbraio 2021
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Colleziono borse, a mano o sotto gli occhi. Le marinière sono la mia Madeleine de Proust e il tulle una filosofia di vita!
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